Curiosando in enoteca.

A volte quando mi annoio e non so cosa fare e soprattutto, non ho nulla da fare (e purtroppo non capita tanto spesso) o semplicemente ho la necessità di svagarmi un po’… entro in un’enoteca qualsiasi o proprio quella che puntavo da tempo, e mi faccio guidare dal caos cosmico per comperare una bottiglia che non conosco.

Dopo ben dieci minuti che vagavo svogliato e con il commesso che mi guardava strano… un’etichetta colpisce la mia attenzione. Sembra scritta a mano, sembra avere sbave di stampe ed errori come se fosse fatta a mano, sembra preziosa. L’etichetta è bellissima, almeno per me, unica pecca la cantina. La cantina è una di quelle che, anche se giovane, è molto indirizzata alla grande distribuzione con prodotti grossolani, una di quelle che al secondo bicchiere la solforosa ti stende con un gancio destro come se avessi fatto imbufalire Mike Tyson.

Però il prezzo è alto per un vino bianco, siamo sui 27 euro. Insomma… etichetta bella… prezzo alto… vino straniero… che faccio? Gli do fiducia? E certo che gli diamo fiducia!!!!! Torno a casa felice come un bambino pensando a quanto sarà buono con la pasta fresca con canestrelli e rombo con patate in programma. Leggi tutto “Curiosando in enoteca.”

Due anni per ritrovare un vino!

Questo vino l’ho assaggiato per sbaglio in una piccola enoteca ad Hong Kong mentre aspettavo un amico. Onestamente volevo solo bere un bicchiere mentre aspettavo, ma conveniva più l’acquisto della bottiglia intera che non il bicchiere… tanto poi l’avremo finita insieme. Amante della zona del Sudafrica e dello Chenin Blanc decisi di prendere questa bottiglia mai assaggiata.

Essendo a Hong Kong il costo era decisamente economico e onestamente non mi aspettavo niente di che… ma non si può sempre fare gli enofighetti, ogni tanto si beve e basta ehe eh eh. Molto distratto e con la testa verso la serata, che non verso la bottiglia, ci metto il naso e… vengo rapito immediatamente… mille profumi, stimolano la mia fantasia. Frutta esotica, vaniglia, pan brioche… wow!!! Non vedevo l’ora di assaggiarlo… e in bocca pura poesia: pieno, caldo, armonioso, vellutato e cremoso e una persistenza infinita. Leggi tutto “Due anni per ritrovare un vino!”

Ripartire dal cuore.

Era il 2014 quando decisi di fondare Tasting Lover. Era l’anno in cui la Germania batteva l’Argentina durante i mondiali in Brasile e in patria invece festeggiava il 25° anniversario della caduta del muro di Berlino. Paolo Sorrentino vinceva l’oscar per “La Grande Bellezza”. Mark Zuckerberg comprava l’applicazione Whatsapp. Pharrel Williams conquistava il mondo con il suo magico sound di “Happy”.

È stato l’anno in cui il mondo del vino mi ha travolto definitivamente, è arrivato come una coperta calda e da allora non mi ha più abbandonato, anche se è stato l’anno nero della Valpolicella.

La passione per il mondo del vino è nata, quasi naturalmente in casa, fin da quando ero piccolo poi ho iniziato a muove i miei primi passi in un modo più professionale e tecnico nel 1997, non a caso uno delle annate storiche. Il 2014 è stato l’anno in cui questa passione non poteva essere solo mia, perché da soli è veramente una tristezza, ma andava condivisa, perché è proprio grazie alla condivisione che si mantiene accesa la fiamma della passione e dello stimolo continuo.

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Terroir o pura immaginazione?

Uno dei concetti che sento più parlare nel mondo del vino è il “terroir”, tra l’altro una delle cose più belle da sentire. Lo story telling che si è sviluppato attorno a questo immaginario ha dell’incredibile e ogni volta rimango a bocca aperta, e quasi con gli occhi pieni di luce, come un bambino che ascolta una favola ricca di incantesimi, magie, castelli, principesse e cavalieri.

Ma è quando sento dire che “… in questo bicchiere si sente il territorio…” il disco si ferma e mi viene subito da pensare. Cosa ci sente? Quali sono le caratteristiche distintive che hanno fatto riconoscere quel territorio?

Un vino riesce sul serio a portare dentro la sua bevuta tutti i gusti e i profumi di quello specifico territorio? Qual è il confine tra un vino del territorio e un vino espressione della totale ricerca e volontà di un produttore?

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Ripartiamo dalla nostra essenza: la passione per il vino!

La pandemia. Questo periodo è tra quelli storici che conosco che mi ha obbligato a fare cose che non pensavo, o meglio a non fare cose… Ci ritroviamo rinchiusi in casa a sognare i bei tempi, e credo, abbiamo finalmente trovato il tempo per pensare alle belle cose che ci rendevano felici. Chiudere gli occhi oggi e pensare diventa il nostro momento privato per evadere ed assaporare quella gioia che prima si dava per scontata. Oggi invece ne diventa brama per poter, anche solo per un attimo, volare come una farfalla, fuori da quella finestra che fissiamo ogni giorno dal nostro salotto di casa.

Abbiamo terminato i nostri corsi e i nostri incontri a maggio del 2019 e l’unico momento per ritrovarsi tutti sono stati gli auguri di Natale. In questo periodo, in associazione, ci siamo sentiti spesso e sempre con le stesse parole di mancanza dei periodi che hanno segnato la vitalità di questa grande famiglia. Leggi tutto “Ripartiamo dalla nostra essenza: la passione per il vino!”